Il futuro del premier britannico Boris Johnson, come capo del governo, è fragile, incerto e tortuoso, a causa di alcuni errori, ben pochi sembrano volergli perdonare. Lo scivolone più eclatante risale ad aprile 2021, quando organizzò delle feste private, a poche ore dai funerali del principe Filippo.
Ma non solo, secondo il Mirror, durante il lockdown, nonostante il divieto di assembramenti ed eventi al chiuso, Johnson stesso partecipò ai cosiddetti “wine-time Fridays”, ossia dei party organizzati i venerdì sera dallo staff di Downing Street.
Per cercare di mantenere l’ambita poltrona, secondo l’Independent, il premier avrebbe escogitato un piano, denominato “Operation Save Big Dog”, ossia ‘Operazione salvate il cane grosso’. A parte il curioso nome, la strategia sarebbe già saltata, in quanto rivelata da alcuni suoi collaboratori.
Il piano prevedeva una lista di ‘amici’ che avrebbero dovuto esaltare il suo operato in Tv, e ‘nemici’ che dovevano esser tagliati fuori dal governo. Ma ora che tutto è stato svelato, l’elettorato chiede le dimissioni di Boris Johnson e i membri del suo partito sembrano avergli voltato le spalle, per il timore di non essere rieletti.
16/01/2022
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