La procura di Bologna è alle prese con un vero e proprio giallo: circa quaranta fusti ferrosi, con all’interno feti e resti umani che galleggiavano in un liquido di color verde, sono stati scoperti a ridosso di un muro dello stabilimento della Granarolo.
Il macabro ritrovamento è stato fatto mercoledì sera da un ragazzo di origine sinti, dopo esser stato contatto dal titolare di un’azienda per smaltire con il suo camioncino alcuni materiali metallici.
Come riportato dal ‘Resto del Carlino’, le forze dell’ordine, allertate dal ragazzo, hanno immediatamente posto sotto sequestro l’intera area e quanto ritrovato, dando il via alle indagini.
Secondo alcune indiscrezioni, i resti umani rinvenuti potrebbero provenire da un istituto universitario bolognese di anatomia che si occupa di fare ricerche scientifiche. Inoltre, i fusti sarebbero stati portati fin lì da una ditta di traslochi incaricata di sgomberare la struttura dove erano conservati, dovendo essere ristrutturata.
20/02/2022
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