Purtroppo anche l’ultimo tentativo diplomatico, svoltosi ieri in Turchia, dove si sono incontrati i ministri degli Esteri di Mosca e di Kiev, non ha portato a nulla di buono, anzi in sostanza è stato un tentativo vano, poiché la Russia non ha alcuna intenzione di fermare la guerra e non si vede alcuno spiraglio di una possibile tregua
In Ucraina la guerra continua e nuove esplosioni si registrano in ogni latitudine del Paese.
A Lutsk le esplosioni sono avvenute vicino all’aeroporto e da Mosca arriva la conferma, che si tratta di bombardamenti di lungo raggio ed alta precisione contro altrettanti piccoli aeroporti.
Intanto le reazioni dei paesi occidentali continuano a montare e oggi è stata convocata una riunione del Consiglio Onu . L’America e Joe Biden, intanto, dopo aver già colpito la Russia con dure sanzioni, fermando anche l'import di gas e petrolio, vuole andare oltre, chiedendo di fatto la fine delle normali relazioni commerciali con la Russia, aprendo la strada a un aumento dei dazi sulle importazioni.
Anche i leader Europei riuniti a Versailles sotto la presidenza del semestre francese si dicono pronti a nuove sanzioni e nel comunicato finale i capi di Stato e di governo dei 27 hanno chiesto alla Russia di fermare le operazioni militari, garantire gli accessi umanitari e la sicurezza delle centrali nucleari
Più cauta la reazione della Cina che talaltro definisce le sanzioni un "danno per la ripresa mondiale" ed afferma che "lavorerà con la comunità internazionale per evitare l'ulteriore escalation". Resta alta l'allarme internazionale per lo stato delle centrali nucleari.
11/03/2022
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