Assegno unico e universale: perché “unico” e “universale”?
Con il via libera di Palazzo Madama al Ddl famiglia, approvato nel luglio 2020 dalla Camera, l’Esecutivo Draghi introdurrà nel nostro ordinamento un assegno unico e universale.
Con “unico” si fa riferimento al fatto che la nuova misura andrà a sostituire tutte le forme di sostegno che il sistema oggi riconosce alla famiglia, dal bonus bebè a quello per la natalità o l’adozione, dalle detrazioni Irpef per carichi familiari relative ai figli agli assegni al nucleo, dal bonus mamme all’assegno per il terzo figlio.
Perché l’assegno sarà “universale”? Questa nuova misura di sostegno economico ai figli sarà corrisposto ogni mese a tutti i contribuenti, compresi i lavoratori autonomi, capienti o incapienti, oltre ai lavoratori dipendenti.
Assegno unico e universale per i figli a carico dei genitori separati e divorziati: quante risorse sono disponibili?
Con l'ultima legge di bilancio il Governo Draghi ha rifinanziato il «Fondo assegno universale e servizi alla famiglia» con tre miliardi di euro per l'anno 2021 e 5 miliardi per il 2022. Altre risorse finanziarie saranno recuperate dall’abolizione delle misure di sostegno alla famiglia (bonus bebè, assegni al nucleo, assegno dal terzo figlio, ecc.). Le ulteriori risorse garantiranno gli annunciati 250 euro al figlio per ogni mensilità.
Assegno unico e universale per i figli a carico per i genitori separati/divorziati: a chi spetta?
Il Decreto Lgs. 230/2001 ha istituito l’Assegno unico universale, che è riconosciuto:
• per ciascun figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni di età, per il quale ricorra una delle seguenti condizioni: frequenti un corso di laurea; svolga un tirocinio ovvero un’attività lavorativa e possieda un reddito complessivo inferiore a 8.000 euro annui; sia registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego; svolga il servizio civile universale,
• per ogni figlio minorenne a carico e, per i nuovi nati, decorre dal settimo mese di gravidanza.
L’assegno unico spetta anche per i figli disabili con un’età maggiore di 21 anni.
Assegno unico e universale per i figli a carico per i genitori separati/divorziati: importi
Le famiglie con Isee inferiore a 15.000 euro hanno diritto ai seguenti importi:
• 175 euro mensili per ogni figlio minore, importo che diminuisce con l’aumentare dell’Isee,
• 50 euro mensili a figlio per Isee pari o superiori a 40mila euro.
Assegno unico e universale per i figli a carico per i genitori separati/divorziati: requisiti per ottenerlo
Per ricevere l’assegno unico ed universale bisogna avere la residenza da almeno due anni in Italia, anche non continuativi; cittadinanza italiana o un permesso di soggiorno almeno di 6 mesi; un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di almeno 6 mesi. Inoltre, è necessario anche pagare l’imposta sui redditi.
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Leonardo Breccolenti
Social Media manager - Studio Legale Polenzani-Brizzi
18/03/2022
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