L’ex premier Giuseppe Conte, dopo la nuova elezione a presidente del M5S, conclusasi ieri e avvenuta durante il ‘Roma Scout Center’, la riunione plenaria dei Comitati politici e tematici del M5S,’ ha partecipato all’incontro a Palazzo Chigi dove, tra i temi all’ordine del giorno, erano previsti sia il decreto Ucraina che l’aumento delle spese militari.
I due provvedimenti, secondo quanto dichiarato da Conte, non hanno nulla a che fare l’uno con l’altro. Se gli aiuti all’Ucraina non sono in discussione, diversa è la posizione sul riarmo del Def, ritenendolo una follia, considerata la delicata situazione economica degli italiani.
Totalmente contraria la posizione del premier Draghi su quest’ultimo tema, il quale ritiene che opporsi alla crescita graduale del Pil del 2% per incrementare le spese militari, significherebbe sia venir meno all’impegno con la Nato, che al patto di maggioranza.
Il leader del M5S ribadisce di non voler creare una spaccatura del governo: “Io non intendo mettere in discussione l’accordo siglato con la Nato ma neppure mettere in difficoltà il paese sull’onda emotiva del conflitto: quindi ci si mette attorno ad un tavolo e si discutono le tempistiche e gli impegni”.
30/03/2022
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