Il 25 aprile, la Festa della Liberazione, della democrazia e dell’impegno per la pace, quest’anno è stato segnato da episodi incresciosi. A creare incredulità e sgomento, il 24 aprile è stato Vito Petrocelli, il presidente della Commissione Esteri del Senato, il quale, con un post, ha augurato “Buona Festa della Liberazione”, utilizzando la ‘z’ maiuscola, la stessa che appare su tutti i mezzi russi impiegati nel conflitto in Ucraina.
Il tweet ha fatto letteralmente infuriare Giuseppe Conte, definendolo “semplicemente vergognoso”, che ha avviato la procedura per l’espulsione di Petrocelli dal M5S. Come se non bastasse, un consigliere regionale del Partito Democratico delle Marche, Maurizio Mangialardi, ha postato una foto capovolta che ritrae Salvini al fianco di Marine Le Pen, la leader di estrema destra uscita sconfitta al ballottaggio per le presidenziali francesi contro Macron.
L’immagine su Twitter, che riporta un commento anch’esso girato, dal leader della Lega è stata interpretata come una vaga allusione a Benito Mussolini. Infatti, il Duce, dopo esser stato giustiziato il 28 aprile del 1945, venne esposto a testa in giù nello spiazzale di un distributore di benzina. Mangialardi ha negato ogni correlazione, spiegando: “L’affermazione di Macron, invece, ha letteralmente ‘ribaltato’ Marine Le Pen e le speranze dello stesso Salvini. Da qui il significato del mio post”.
26/04/2022
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