Sul viso delle donne dipinto il rosso del sangue e i colori della bandiera nazionale, unite insieme mercoledì mattina a Kiev per chiedere corridoi umanitari per evacuare i civili e i militari feriti dalla città di Mariupol e l'invio di armi.
Le donne mogli, sorelle e madri dei soldati del battaglione Azov che resistono all'offensiva russa nell'acciaieria Azovstal hanno lanciato al mondo e soprattutto all’Onu e alla Croce rossa, il loro grido di dolore al motto di : "Salvate Mariupol", "Salvate i nostri bambini", "Salvate i nostri soldati", "Salvate Azovstal", ma anche contro "Putin assassino". "Non c'è piu' tempo, stanno finendo armi e cibo. Bisogna aprire corridoi umanitari e mandare munizioni",
28/04/2022
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