È riiniziato ieri mattina, a Torino, il processo contro i coniugi Giovanni Vincenti e Antonella Patrucco, che, nella notte tra il 4 e 5 novembre 2019 provocarono l’esplosione della cascina di Quargnento (Al). La coppia, sperando di riscuotere il premio dell’assicurazione, organizzò lo scoppio posizionando alcune bombole di gas all’interno dello stabile, provocando la morte di tre vigili del fuoco, Antonino Candido, Marco Triches e Matteo Gastaldo e il ferimento di altri due vigili del fuoco e un carabiniere, intervenuti sul posto per domare le fiamme.
Vincenti, che dichiarò di non voler uccidere nessuno e di aver messo in atto il piano essendo in grosse difficoltà economiche, chiese scusa ai familiari delle vittime. Nei mesi scorsi, sia l’uomo che la donna vennero condannati in primo grado a 30 anni di carcere, per omicidio plurimo aggravato.
A marzo, la coppia fece richiesta di concordato per tutti i reati di cui erano accusati: omicidio, truffa all’assicurazione, crollo e lesioni dei tre i feriti. Ieri, la Corte d’Assise d’Appello di Torino ha accolto il patteggiamento, condannando Antonella Patrucco a 26 anni e 11 mesi e Gianni Vincenti a 27 anni.
09/06/2022
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