L’Istituto Superiore di Sanità, nel 2018, ha attivato un ‘Piano di sorveglianza’ per monitorare i virus ‘West Nile’ e ‘Usutu’, di origine africana, appartenenti alla famiglia de Flaviviridae, trasmessi attraverso la puntura di zanzare.
I soggetti maggiormente colpiti sono gli uccelli, soprattutto selvatici, che a loro volta possono passare l’infezione ai mammiferi, compreso l’uomo. Nella maggior parte dei casi, le persone infettate non manifestano sintomi, il 20% riportano disturbi lievi come nausea, febbre e cefalea, nei casi più gravi anche febbre gialla, aviaria, epatite, patologie neurologiche, fino ad arrivare al decesso.
L’ultimo bollettino del Piano di sorveglianza sui due virus, divulgato a inizio luglio, ha segnalato il primo caso nell’uomo in Italia del West Nile Virus, “manifestandosi nella forma neuro-invasiva” e riscontrato nella provincia di Padova, ad inizio giugno.
L’Iss non riporta altri casi umani del WNV, in Ue e nei Paesi confinanti. Secondo l’Istituto Superiore della Sanità, il virus è diventato endemico in Lombardia, Emilia-Romagna, Marche, Sardegna e Veneto. Invece, per quanto riguarda ‘Usutu virus’, non è stato segnalato nessun caso.
15/07/2022
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