Nato come un progetto ambizioso e ispirato alle vie del centro di Napoli, in grado di ospitare centinaia di famiglie, con appartamenti essenziali e ampi spazi comuni studiati per favorire l’integrazione sociale, ben presto, il quartiere di Scampia, si è trasformato in un luogo di degrado.
Il complesso edilizio, costruito tra il 1962 e il 1975, divenne centro dello spaccio e della malavita, gestito dalla Camorra. L’area residenziale, nella periferia Nord di Napoli, era costituita da sette edifici, che a partire dal 1997, si decise per la loro demolizione. Fino al 2003, ne furono abbattuti tre: i restanti quattro, vennero soprannominati ‘vele’, per via della loro forma triangolare, associando dei colori per distinguerle.
Proseguendo con la demolizione, si decise di salvare la ‘vela celeste’. Grazie ad un importante progetto di riqualificazione del quartiere, con aree verdi, piste ciclabili e tutta una serie di servizi, nelle scorse ore, è stato reso noto che l’edificio ‘celeste’ diventerà luogo di “formazione e sviluppo economico”. Proprio qui verrà trasferita la sede dell’Università Federico II di Napoli e, da settembre, si svolgeranno i corsi della facoltà di Medicina e Chirurgia.
17/07/2022
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