Desta preoccupazione il rientro sulla Terra del razzo cinese ‘Long March 5B’, dal peso di 21 sollenate, che secondo le prime analisi, potrebbe non bruciare del tutto nell’impatto con l’atmosfera. Alcuni esperti Usa sono al lavoro per calcolare la traiettoria dei detriti del razzo lanciato la domenica scorsa.
Secondo quanto annunciato dal ‘Cords’, la Corporazione Aerospaziale, tra la notte di sabato 30 e domenica 31 luglio, al suolo potrebbero arrivare tra le 5 e 9 tonnellate di frammenti e cadere sui centri abitati, provocando gravi danni.
Lo scenario è del tutto simile a quanto accaduto a maggio del 2021: anche quest’anno vi è il pericolo che la pioggia di detriti possa interessare l’Italia. La precedente volta era stato lanciato l’allarme in nove regioni del centro-sud, mentre in questo caso, per gli esperti dell’Asi, l’Agenzia spaziale italiana la zona interessata è circoscritta al Sud, in un’area del Mar Mediterraneo compresa tra Calabria, Sicilia e Sardegna.
Se nel 2021, come in molti ricorderanno, ‘Long March 5B’ alla fine si schiantò nell’Oceano Indiano, nel 2020 colpì le abitazioni della Costa d’Avorio, ma senza provocare feriti.
30/07/2022
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