La Comunità di San Patrignano, il centro di recupero per tossicodipendenti, fondata da Vincenzo Muccioli nel 1978 e con sede tra le colline di Rimini, rischia di chiudere parte della struttura, in seguito al drammatico aumento bollette energetiche.
A causa della crisi, ad agosto, l’impresa sociale ha ricevuto una bolletta del gas pari a 730 mila euro, oltre dieci volte superiore allo stesso mese del 2021, quando ammontava a ‘solo’ 70 mila.
In circa 45 anni, San Patrignano ha accolto circa 26 mila ragazze e ragazzi, tra cui tossicodipendenti detenuti, che, grazie alle attività svolte all’interno della comunità e ai percorsi alternativi al carcere, gli ospiti sono riusciti a reintegrarsi nella società.
La comunità, nel corso degli anni, si è trasformata in un’impresa sociale con 40 settori formativi, tra cui laboratori artigianali, forno e cucine, che, per potere funzionare, hanno bisogno di una cospicua quantità di energia.
La comunità si è rivolta alle istituzioni chiedendo un intervento urgente e di trovare soluzioni, per poter continuare a svolgere la propria missione, che altrimenti rischia di chiudere interi settori.
20/09/2022
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