La Legge di Bilancio del 2018, con l’obbiettivo di ‘valorizzare la professionalità dei docenti delle istituzioni scolastiche statali”, aveva stanziato un fondo di cura 390 mln di euro suddivisi tra il 2018 e il 2022.
Lo stanziamento delle risorse avrebbe dovuto rispettare determinati criteri: “valorizzazione dell’impegno in attività di formazione, ricerca e sperimentazione didattica; valorizzazione del contributo alla diffusione nelle istituzioni scolastiche di modelli per una didattica per lo sviluppo delle competenze”.
Con il Decreto Legge 30 aprile 2022 è stato aggiunto un terzo criterio: “valorizzazione del personale docente che garantisca l’interesse dei propri alunni e studenti alla continuità didattica”.
Il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, nelle scorse ore, ha firmato il nuovo provvedimento per la valorizzazione economica del personale docente e che attua quanto previsto dal Pnrr.
Per l’attribuzione delle risorse si terrà conto della “continuità didattica e la sede di lavoro”, ossia: si valorizzerà il personale con più anni di permanenza nella medesima scuola, sia che stia in una provincia diversa da quella della propria abitazione, che in territori più disagiati, con maggiore dispersione o a rischio di spopolamento”.
02/10/2022
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