Il neo eletto presidente del Senato Ignazio La Russa, votato con 116 voti alla prima seduta, sui 187 presenti in Aula, 186 votanti e 66 schede bianche, è riuscito ad ottenere la seconda carica dello Stato anche grazie a 17 voti della minoranza e nonostante Forza Italia non abbia votato, ad esclusione del cavaliere Berlusconi e della presidente uscente Maria Elisabetta Casellati.
La nomina del senatore di Fratelli d’Italia, che ha rivolto un ringraziamento a tutti, garantendo che “difenderà i diritti di maggioranza e opposizione”, al di fuori della Camera ha scatenato rimostranze intimidatorie.
A poche ora dal voto, prima sono apparse delle scritte fuori dalla sede di FdI alla Garbatella, poi uno striscione al Colosseo con il suo nome al rovescio e, tra la notte di sabato e domenica, la frase “La Russa boia speriamo che tu muoia”.
Quest’ultimo insulto, firmato con il simbolo degli anarchici, è comparso sulle mura dell’antico acquedotto romano ed è stato realizzato con una bomboletta spray di colore nero. Le indagini, per risalire agli autori delle scritte minacciose, sono state affidate agli uomini della Digos.
17/10/2022
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