Il Consiglio dei Ministri, guidato dal governo Meloni, il 31 ottobre ha approvato il decreto che sancisce, tra le altre misure, l’abolizione del bollettino giornaliero del monitoraggio Covid-19, la proroga al 31 dicembre dell’obbligo delle mascherine nelle strutture sanitarie e, dal 1° novembre, il reintegro del personale sanitario no vax.
Il rientro delle lavoratrici e i lavoratori della sanità, sospesi senza stipendio, ha sollevato molte polemiche, essendo ritenuto uno schiaffo nei confronti dei colleghi che hanno rispettato le leggi, adempiendo anche ad un obbligo morale, per sé e per gli altri.
Diverse Regioni, tra cui Campania, Puglia, Toscana e Piemonte hanno contestato il provvedimento: medici e infermieri non vaccinati contro il Covid-19 rientreranno nelle strutture ma saranno esclusi da quei reparti con pazienti fragili, per impedire che entrino in contatto con quelli più a rischio.
L’opposizione al reintegro dei no vax nelle strutture della sanità arriva sia dai presidenti delle Regioni di centrosinistra che di centrodestra. Nelle scorse ore, l’ex Assessora al Welfare della Lombardia, Letizia Moratti di Forza Italia, tra i motivi delle dimissioni aveva posto l’accento sulla questione, disapprovandola.
04/11/2022
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