La giovane ucraina Anastasiia Alashrj di 23 anni, mamma di un bimbo di appena tre, il 13 novembre è stata brutalmente uccisa con trenta coltellate dal marito, dal quale stava per separarsi.
Il quarantaduenne Amrallah Mostafa Mahjoub Mosta, di origini egiziane, che ha ammesso l’omicidio, per tentare di liberarsi del corpo della moglie lo ha nascosto nella stessa valigia con la quale erano fuggiti dalla guerra in Ucraina.
Il reo confesso, che ha sostenuto la legittima difesa, versione smentita dall’autopsia, subito dopo l’efferato atto è tornato al suo lavoro, essendo un fattorino di una pasticceria.
Nella giornata di ieri, nella città di Fano, nelle Marche, in cui Anastasiia e la sua famiglia avevano trovato accoglienza, un gruppo di uomini musulmani è sceso in piazza XX Settembre con delle scarpe rosse, per dire ‘No alla violenza sulle donne’.
Al flash mob, ‘Uomini in scarpe rosse’, i partecipanti hanno sostenuto dei cartelli con diversi messaggi, tra cui la scritta: “Il profeta disse: comportatevi bene con le donne”, “L’islam è contro la violenza sulle donne”
28/11/2022
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