L’inchiesta ribattezzata ‘Rimborsopoli’, per l’uso improprio dei fondi dei gruppi consiliari del Piemonte, risalente al 2010 al 2014, dopo cinque gradi di giudizio e un’assoluzione piena, si è conclusa con la condanna in via definita, a un anno e sei mesi, inflitta alla sottosegretaria all’Università del governo Meloni, Augusta Montaruli di Fdi.
Secondo quanto stabilito dalla Cassazione, i fondi pubblici, pari a 25 mila euro, erano stati utilizzati per l’acquisto di beni personali e spese in ristoranti. L’esponente di Fratelli d’Italia, che nonostante la decisione dei giudici continua a dichiararsi non colpevole, valuterà la possibilità del “ricorso alla Corte di Giustizia Ue”.
Dopo la condanna, la Montaruli, in linea con quanto sostenuto dalla stessa Meloni, che le ‘condanne con sentenza passata in giudicato devono essere scontate’, ha annunciato le sue dimissioni.
In una lettera ha spiegato che la decisione di lasciare l’incarico è doverosa “per preservare le istituzioni, certa della mia innocenza. Se ciò non avvenisse sarei come coloro che vorrebbero demolito il senso dello Stato, rendendolo debole con una ricerca costante di una giustificazione alle proprie azioni”.
19/02/2023
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