L’aggressione al liceo Michelangiolo di Firenze, avvenuta il 18 febbraio scorso, da parte di sei membri del movimento studentesco di destra ‘Azione studentesca’, contro tre studenti del ‘Collettivo’, si è trasformata in un vero e proprio caso nazionale.
La condanna del ministro dell’Istruzione Valditara, non del pestaggio ma della lettera scritta dalla preside del liceo scientifico “Leonardo Da Vinci”, ha sollevato una valanga di proteste in tutta Italia e dell’opposizione di centrosinistra.
La dirigente scolastica Annalisa Savino, nella circolare rivolta a studenti e genitori, ha paragonato l’aggressione squadrista con “la nascita del fascismo”, che si propagò sulle basi “dell’indifferenza”.
I sindacati, con lo slogan “Difendiamo scuola e Costituzione”, ieri, a Firenze hanno organizzato una manifestazione antifascista: in piazza 50 mila persone, secondo gli organizzatori, 10 mila per la Questura.
Tra i presenti, la preside Savino, la neosegretaria del Pd Elly Schlein, il leader del M5S Giuseppe Conte e della Cgil Maurizio Landini e altri esponenti di centrosinistra. La Schlein ha dichiarato: “Il messaggio di oggi è chiaro: quei metodi violenti non passeranno, troveranno questo cordone di solidarietà umana a difesa della scuola come presidio di cultura antifascista, di contrasto ad ogni forma di diseguaglianza, di contrasto alla povertà educativa”.
05/03/2023
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