L’11 dicembre di 2006, il comune di Erba, in provincia di Como, e tutta Italia, vennero sconvolti dall’uccisione di un bimbo di due anni e di tre donne. Nel massacro rimase coinvolto anche Mario Frigerio, marito di una delle vittime e unico testimone oculare.
Le indagini, la testimonianza del sopravvissuto e la confessione del plurimo omicidio da parte degli indagati Olindo e Rosa, portarono alla loro condanna all’ergastolo.
Il caso, ribattezzato la ‘Strage di Erba’ divise l’opinione pubblica, essendo in molti a non credere alla colpevolezza dei coniugi Romano, tra cui Azouz Marzouk, papà del bambino e marito di Raffaella Castagna, una delle donne uccise, che negli anni ha più volte sostenuto la loro estraneità ai fatti.
Nelle scorse ore, è arrivata la notizia che, a distanza di oltre 17 anni, il caso potrebbe essere riaperto. Il Procuratore di Milano, Cuno Tarfusser, ha chiesto la revisione del processo, ritenendo che Rosa e Olindo siano innocenti.
Nel documento di 58 pagine depositato agli atti, il Pg ha scritto: “insopportabile che due persone, vittime probabilmente di un errore giudiziario, stiano scontando l’ergastolo; prove maturate in un contesto malato; confessioni false”.
17/04/2023
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