La delicata situazione in cui vivono i Paesi dell’Africa, da sempre in bilico tra insicurezza economica, instabilità politica, guerre civili e religiose, a causa del golpe avvenuto ieri in Nigeria, rischia di sprofondare nel baratro, trascinando l’area del Sahel nel totale caos.
Inizialmente, in molti aveva ipotizzato che alla base dell’atto sovversivo vi fosse la decisione del Presidente della Repubblica nigeriana, Mohamed Bazoum, eletto regolarmente nel 2021, di destituire il generale Omar Tchiani dal comando dei pretoriani. Nelle scorse ore, con un comunicato apparso sulla Tv nazionale, i militari della Guardia Presidenziale hanno confermato la rimozione del Capo del Niger dalla carica, spiegandone il reale motivo: “il continuo degrado della situazione di sicurezza e della cattiva gestione economica e sociale”.
Il Colpo di Stato è stato condannato da Stati Uniti e Europa, le quali sono preoccupate sia per Bazoum, e ne chiedono l’immediato rilascio, sia per il futuro della democrazia del Niger, che per tutti gli “impegni sottoscritti”, risultando un Paese strategico sia nello scacchiere internazionale che nel conflitto russo-ucraino.
27/07/2023
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