Superata la paura per il rogo che, il 29 luglio, ha colpito la discarica alle porte di Ciampino, il comune a sud-est della Capitale e celebre per l’aeroporto, inevitabilmente, è cresciuta la preoccupazione sia di intossicazione dei residenti che di inquinamento atmosferico.
L’incendio, iniziato presso un centro di raccolta rifiuti non pericolosi, è stato domato dopo molte ore grazie all’intervento di sei squadre dei Vigili del Fuoco. Sul posto, erano intervenuti anche la Polizia di Stato e la Protezione civile per mettere in sicurezza tutta l’area, per evitare che le fiamme divampassero verso abitazioni, capannoni e campi.
Fortunatamente nessuno dei cittadini è rimasto intossicato, nessuna abitazione ha subito danni e la circolazione degli aerei non è stata compromessa. Purtroppo, però, nelle scorse ore, gli esami della qualità dell’aria, condotti da Arpa Lazio, hanno rilevato altissimi livelli di diossina e di benzopirene, quest’ultima cancerogena, rispettivamente pari a 37 pg/m3 e 94 ng/m3, contro le soglie massime previste dall’Oms, pari a 0,1-0,3 pg/m3 e 1 ng/m3.
Nonostante la criticità, le analisi dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente del Lazio hanno evidenziato che i livelli delle sostanze pericolose per la salute, iniziano a diminuire già a circa 600 metri dalla discarica.
02/08/2023
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