Un’estate di inferno per il numero di denunce e casi di femminicidi, sia per quel che riguarda brutali assassini che violenze sessuali. L’ultimo in ordine di tempo è la denuncia di una ragazzina di 14 anni contro un insegnante di religione di 52 anni, uno dei responsabili di Gioventù Studentesca, il movimento cattolico legato a Comunione e Liberazione.
L’uomo, secondo quanto appreso, avrebbe abusato dell’adolescente sia durante un incontro spirituale a Rimini, in concomitanza della Pasqua, che in altre occasioni. L’educatore, a cui i genitori avevano affidato la propria figlia, non ha negato i rapporti sessuali e, come riferito dal suo legale Liborio Cataliotti, ha dichiarato che l’atto era consensuale: la relazione sarebbe stata “non carpita, né con l’inganno, né abusando della sua posizione, né con costrizione”.
Dopo mesi di indagini, il 52enne, a cui è stata revocata l’idoneità all’insegnamento della religione cattolica e sospeso dalle attività in Cl, è stato arrestato dai carabinieri e attualmente è rinchiuso nel carcere di Pordenone: decisione motivata dalla magistratura, ritenendolo “incapace di autocontrollo della libido”.
22/08/2023
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