Oggi si sono tenute le esequie di Stato per Giorgio Napolitano, presidente emerito della Repubblica Italiana, scomparso il 25 novembre all'età di 98 anni. La cerimonia si è svolta in forma laica nella Camera dei Deputati, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, del Capo dello Stato francese Emmanuel Macron e del presidente della Repubblica tedesca Frank Walter Steinmeier. È stata una cerimonia molto sentita, con molte persone di spicco presenti, tra cui rappresentanti del governo e del parlamento, nonché amici e colleghi del defunto.
Il feretro di Napolitano ha fatto il suo ingresso nella Camera dei Deputati, portato a spalla da rappresentanti delle forze armate e di polizia. Seguiva uno schieramento di cento unità del reparto d'onore e della banda musicale dell'Esercito Italiano. Gli onori militari sono stati resi ai piedi dell'emiciclo e sono stati pronunciati i discorsi delle alte cariche dello Stato, del figlio e della nipote, e degli amici e colleghi più affezionati. La famiglia di Napolitano ha scelto la formula del funerale laico, senza l'intervento di religiosi.
La cerimonia funebre si è svolta in una giornata di lutto nazionale, con molte persone comuni, politici e cariche dello Stato che si sono presentati alla camera ardente a Palazzo Madama per rendere omaggio al defunto. La manifestazione ha fatto inoltre registrare la presenza di numerosi ospiti stranieri, tra cui i presidenti Macron e Steinmeier.
La sepoltura di Napolitano è avvenuta nel cimitero acattolico di Roma, dove riposano anche molte personalità non cattoliche. In questa occasione si è voluto rispettare la volontà del Presidente emerito, che non aveva espresso un desiderio di natura religiosa.
L'omaggio a Napolitano si è concluso con una cerimonia commovente e solenne, che ha ricordato la figura di uno dei più grandi presidenti della Repubblica Italiana. Lui che ha ricoperto un ruolo così importante nella vita politica del Paese, diventando un punto di riferimento per molti italiani. La sua scomparsa lascia un vuoto nella vita pubblica e privata del nostro Paese.
26/09/2023
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