Papa Francesco, che più volte ha espresso il sogno di recarsi in terra irachena, lo stesso che fu di Papa Wojtyla, è partito da Roma per arrivare a Baghdad. È un viaggio molto desiderato dal Pontefice, il suo intento è portare in territorio iracheno, un messaggio di fraternità e speranza.
Il viaggio, che terminerà l’8 marzo è scandito da numerosi incontri. Venerdì ha incontrato il premier iracheno Al-kadhimi, il presidente della Repubblica dell’Iraq, Barham Ahmed Salih Qassim, i vescovi, i sacerdoti, i religiosi, i seminaristi e i catechisti. Sabato, Papa Francesco ha incontrato l’Ayatollah Ali Sistani, la massima autorità religiosa per dell'Islam sciita.
Durante la visita, durata circa quarantacinque minuti, la stampa vaticana ha riferito che il Pellegrino penitente, così come Papa Francesco si è autodefinito, ha evidenziato: “L'importanza della collaborazione e dell'amicizia fra le comunità religiose perché, coltivando il rispetto reciproco e il dialogo, si possa contribuire al bene dell’Iraq e dell'intera umanità”. Il colloquio privato tra il Pontefice e l’Ayatollah Ali Sistani rappresenta uno degli incontri più importanti della storia.
07/03/2021
Inserisci un commento