Nuovi studi sembrano avere esiti positivi sulla ricerca di un farmaco, il Molnupiravir, per sconfiggere il corona virus SARS-CoV-2. Non solo sul fronte vaccinale ma anche su quello delle cure. L’ultima importante scoperta è la conversione del Molnupiravir, un farmaco antivirale sperimentale creato originariamente per contrastare i virus dell'influenza ma che è in grado di abbattere la replicazione del coronavirus SARS-CoV-2 e soprattutto prevenire modo molto efficace l'infezione.
Il farmaco è nell’ultima fase di sperimentazione clinica, e se saranno confermati sull'uomo i risultati osservati in laboratorio, si avrà un altro strumento fondamentale per bloccare le infezioni. A fare questa importante scoperta è stato un gruppo di ricercatori statunitensi guidato da scienziati dell'International Center for the Advancement of Translational Science dell'Università della Carolina del Nord a Chapel Hill.
I primi esperimenti sono stati effettuati su dei ratti, che come l’uomo, sono portatori di cellule polmonari umane e di altri tessuti suscettibili al virus. Ma i coronavirus umani non possono essere trasmessi naturalmente ai topi e quindi gli scienziati per poter condurre esperimenti devono ricorrere all'ingegneria genetica.
Gli studiosi, in una ricerca precedente, hanno rilevato come, con la somministrazione di Molnupiravir per due volte al giorno ad animali infetti, abbia riscontrato un netto calo della carica virale nel tratto respiratorio superiore dei furetti ed è stata registrata parallelamente la completa assenza di contagio di animali non infetti.
11/03/2021
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