Il ministro della Salute Roberto Speranza, alla luce della crescita esponenziale dei contagi a causa anche delle nuove varianti, ha firmato l’ordinanza con cui trasforma in fascia rossa: Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Veneto e la Provincia autonoma di Trento. Campania e Molise, non subiscono variazioni, restano in ‘rossa’, in bilico la Basilicata. L’unica a rimanere in zona bianca è ancora la Sardegna. Le restanti regioni saranno arancioni ma nel momento in cui la curva epidemiologica rivelasse che contagi superiori ai 250 casi ogni 100 mila abitanti, i governatori delle regioni dovranno decretare l’entrata in zona rossa.
Così il Consiglio dei ministri, nella giornata di venerdì, ha approvato il nuovo decreto-legge, stabilendo che il nuovo provvedimento partirà dal 15 marzo e terminerà il 6 aprile, imponendo le nuove e necessarie limitazioni anche a tutto il periodo di Pasqua.
Il decreto-legge emanato dal governo Draghi, riconferma molte delle misure restrittive che in quest’ultimo anno sono state applicate. Infatti, per quanto riguarda le zone rosse, sono vietati gli spostamenti sia in entrata che in uscita, sia fra regioni che all’interno dello stesso comune, se non per validi motividilavoro, salute o necessità portando con sé l’autocertificazione, il coprifuoco è confermato ancora dalle ore 22 alle 5 del mattino.
Vietate le visite ad amici e parenti. Nelle zone in arancione invece, le visite a parenti e amici sono consentite, limitatamente all’interno dello stesso comune, sempre verso un solo nucleo familiare al giorno e massimo due adulti più minori di 14 anni.
Le attività di ristorazione, sia nelle fasce rosse che arancioni, saranno effettuare esclusivamente tramite il servizio a domicilio o d’asporto, i bar fino alle ore 18 e i ristoranti fino alle ore 22. Gli spostamenti verso le seconde case sono consentiti anche in quelle situate in fascia rossa ma solo con il proprio nucleo familiare e solo se le abitazioni risultino disabitate, dimostrando di esserne gli affittuari, con regolare contratto stipulato prima del 14 gennaio 2021, o i proprietari.
Le attività commerciali, nelle zone rosse saranno chiuse, ad eccezione di alimentari, prima necessità, edicole, tabaccai, farmacie e parafarmacie, mentre in arancione, tutte aperte dal lunedì al venerdì.
Nelle zone rosse, sono sospesi gli sport e le gare, è consentito fare attività motoria ma solo individualmente nei pressi della propria abitazione, con la mascherina e rispettando il distanziamento di un metro. Nelle zone arancioni l’attività motoria e sportiva è consentita nei centri e circoli sportivi, pubblici e privati ma solo all’aperto. Chiuse palestre e piscine anche all’aperto.
Nelle zone rosse la didattica in presenza è sospesa in tutte le scuole, dai nidi alle superiori. È contemplata la possibilità di svolgere attività di laboratorio. Agli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali è garantita la possibilità di svolgere attività in presenza. Il ministero dell’Istruzione, con una nota precisa che per non lasciare soli in classe i ragazzi con disabilità o Bes, è al vaglio la possibilità di “coinvolgere nelle attività in presenza anche altri alunni appartenenti alla stessa sezione o gruppo classe”.
Nelle zone arancioni non sono state apportate modifiche ai provvedimenti già in vigore, ma nel caso di aumento dei contagi, rimane la scelta ai presidenti delle regioni di attuare misure più stringenti.
14/03/2021
Inserisci un commento