Enrico Letta, divenuto da meno di due settimane il nuovo segretario del Pd, nel suo discorso di candidatura alla guida del partito Dem, tra i punti evidenziati, aveva posto particolare attenzione all’assenza di quote rosa ai vertici del partito. Come annunciato, il ritorno di Letta ha portato rilevanti cambiamenti, infatti, coerente alle sue parole, appena entrato ha nominato come membri della segreteria otto donne e otto uomini.
Letta però non si ferma solo a questo, ma decide di intervenire anche al Senato e alla Camera, che da tre anni sono guidate da Andrea Marcucci e Graziano Del Rio. Il nuovo segretario del Pd, in un’intervista sottolinea che la sua decisione non è assolutamente una critica all’operato dei due capigruppo ma è necessario che siano elette due donne, per riequilibrare il partito ai cui vertici ci sono prevalentemente uomini.
Del Rio, ha accolto la richiesta di farsi indietro più facilmente, dichiarando: “La parità di genere è la mia sfida. Per questo mi faccio da parte.” Marcucci, invece, ha tentennato, arrivando a dichiarare la sua contrarietà per poi lasciare il ruolo di capogruppo. Egli ritiene che la parità di genere non si risolva dando i gruppi parlamentari alle donne e lasciando il partito in mano agli uomini, “Non è un approccio corretto. Detto questo, c’è un valore simbolico di alcuni gesti, per questo faccio un passo indietro.”
Rinunciando al suo ruolo però, propone la candidatura di Simona Malpezzi. La stessa che in tutta libertà è stata scelta all’unanimità dal Pd come presidente del gruppo al Senato. Mentre, per conoscere il nome di colei che andrà a sostituire Del Rio alla Camera, bisognerà attendere la prossima settimana. Probabilmente la scelta ricadrà su Debora Serracchiani o Marianna Madia.
26/03/2021
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