Il vaccino monodose Jansenn, della casa farmaceutica Johnson & Johnson, autorizzato dall’Ema l’11 marzo, ma non ancora somministrato in nessun Paese dell’Ue, è finito sotto inchiesta per “quattro casi gravi di coaguli di sangue insoliti, associati a livelli di piastrine basse”, avvenuti negli Stati uniti, dove il farmaco è utilizzato da marzo, per proteggere dal Covid.
Il nuovo vaccino, che dovrebbe arrivare entro la metà aprile anche in Italia, è molto atteso nel nostro Paese, in quanto ha numerosi vantaggi che favorirebbero l’accelerazione della campagna vaccinale: è monodose, ha un costo esiguo, circa dieci euro a dose, non deve essere conservato nei congelatori speciali come gli altri tre sieri autorizzati dall’Ema e inoltre, ha dimostrato di essere efficace anche contro le nuove varianti.
Ad occuparsi della correlazione tra gli episodi trombotici e il vaccino Janssen, è il Prac, il Comitato di farmacovigilanza dell'Agenzia europea del farmaco. Gli accertamenti dell’Ema, secondo quanto emerso, sono stati avviati in seguito alla segnalazione di “un evento tromboembolico verificatosi durante un trial clinico e altri tre durante il lancio del vaccino negli Stati Uniti. Uno di questi è stato fatale.”
10/04/2021
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