Teheran accusa Israele di aver sabotato il sito nucleare di Natanz. Ma la vera posta in gioco è a Vienna, dove l’incidente potrebbe far deragliare i colloqui in corso per il rinnovo dell’accordo sul nucleare con gli USA.
Senza rivolgere accuse precise, Salehi ha detto che Teheran “si riserva il diritto di agire contro gli autori”. Il ministro degli Esteri, Mohammad Javad Zarif, invece, punta dritto il dito contro Israele: “I sionisti vogliono vendicarsi per i nostri progressi sulla strada della revoca delle sanzioni, e hanno già detto pubblicamente che non lo permetteranno. Ma ci prenderemo la nostra vendetta”.
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu domenica ha incontrato il segretario Usa alla Difesa Lloyd Austin, ha promesso di fare tutto ciò che è in suo potere per fermare l'accordo sul nucleare iraniano.
L’incidente, infatti, avviene mentre a Vienna sono in corso colloqui indiretti tra Iran e il gruppo 5+1 (Russia, Cina, Francia, Regno Unito, Germania e Stati Uniti), nel tentativo di salvare l’intesa del Jcpoa dopo il ritiro unilaterale di Washington nel 2018 e il seguente disimpegno di Teheran dai suoi obblighi.
Il governo israeliano non ha smentito né confermato il proprio coinvolgimento nell’operazione, ma negli ultimi giorni sia il primo ministro Benjamin Netanyahu sia le autorità militari avevano suonato i campanelli d’allarme riguardo la possibile minaccia rappresentata dal programma nucleare iraniano.
A seconda del livello di arricchimento, infatti, l’uranio può essere usato per la produzione di energia nucleare a uso civile o per la produzione di armi. Ma se non ci sono dichiarazioni ufficiali in merito, fonti di intelligence americane e israeliane hanno confermato il coinvolgimento di Tel Aviv nell’incidente.
Secondo le ricostruzioni fornite dal quotidiano, un’esplosione avrebbe fortemente danneggiato il sistema che alimenta le centrifughe sotterranee, assestando un duro colpo al sito, che avrebbe bisogno di almeno nove mesi per ripristinare la capacità di produzione. Non sarebbe la prima volta che Israele prende di mira il programma nucleare iraniano, con attacchi informatici e omicidi mirati.
Sono in molti a ritenere che il Mossad sia anche il responsabile delle uccisioni di diversi scienziati iraniani, tra i vertici del programma nucleare iraniano, ucciso con un ordigno a distanza a Teheran a fine novembre.
14/04/2021
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