Ingenuity, il drone della Nasa arrivato su Marte assieme al rover Perseverance, dopo un primo tentativo, non andato a buon fine a causa di alcuni problemi rilevati durante i test, il 19 aprile è riuscito a librarsi in volo, compiendo così un’impresa storica.
In queste ore, è arrivata la notizia che Perseverance ha raggiunto un altro obiettivo memorabile. L’impresa è avvenuta il 20 aprile, grazie ad uno strumento ultratecnologico, Moxie , acronimo di “Mars oxygen in-situ resource utilization experiment”, ossia “l’esperimento sull’utilizzo delle risorse in situ di Mars Oxigen”.
Il generatore è riuscito a trasformare l’anidride carbonica in 5 grammi di ossigeno, tanti quanti sono necessari all’uomo per respirare 10 minuti. Sul Pianeta rosso, circa il 96% dell’atmosfera è costituita da anidride carbonica. Essendoci un enorme quantitativo di gas disponibile, gli astronauti che in futuro arriveranno sul pianeta, grazie a Moxie potranno respirare autonomamente.
Il sito governativo della Nasa, spiega che: “Moxie, grande come una batteria per auto, produce ossigeno come un albero, inala anidride carbonica ed espira ossigeno”. Jim Reuter, amministratore associato dello Space Technology Mission Directorate (Stmd) della Nasa, ha dichiarato che i risultati ottenuti, sono la dimostrazione che un giorno sarà possibile vivere su Marte. L’ossigeno prodotto non servirà solo per sopravvivere ma anche per permettere il viaggio di ritorno dei “futuri esploratori”, in quanto i razzi utilizzano proprio l’ossigeno come propellente.
23/04/2021
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