A poco più di 35 anni dal disastro nucleare più grave della storia, avvenuto nella centrale di Chernobyl in Ucraina, il ‘reattore numero 4’, lo stesso che il 26 aprile 1986 provocò l’esplosione, si è “risvegliato.” Per limitare la contaminazione delle particelle radioattive, in poco più di sei mesi, venne costruito un primo enorme sarcofago in acciaio e cemento.
In seguito ad alcuni difetti strutturali, già nel 1997, si decise di avviare una seconda costruzione. Il progetto, portato a termine nel 2016, venne realizzato garantendo la sicurezza del sito dove si trova il reattore, per 100 anni. Ma la registrazione di nuove fissioni nucleari ,rilevate dai sistemi di controllo nelle scorse ore, ha preoccupato notevolmente gli esperti, in quanto non sono ancora riusciti a identificare le cause della nuova attività.
Maxim Saveliev dell’ISPNPP, l’Istituto ucraino per la sicurezza nucleare, ha dichiarato: “Ci sono molte incertezze ma non possiamo escludere la possibilità di un incidente. La crescita dei neutroni è lenta, quindi ci vorrà molto tempo per capire come intervenire, annullando i rischi”.
11/05/2021
Inserisci un commento