La campagna vaccinale per il Covid-19, è decollata. Ieri sono partite le prenotazioni, anche se in alcune regioni sono state anticipate da giorni, per la fascia d’età compresa tra i 30 e i 39 anni, e il due giugno sarà la volta dai 16 ai 29 anni. Ma, alla luce delle milioni di dosi che nei prossimi giorni dovrebbero arrivare, c’è chi ipotizza che già dal 10 giugno verrà eliminata la calendarizzazione delle somministrazioni per fasce d’età.
Fra questi, vi è anche Massimiliano Fedriga, il presidente del Friuli-Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni, che in un’intervista su ‘Radio Uno Rai’, dichiara: “Il problema ora non sono i target d’età ma l’adesione alla campagna vaccinale. C'è una piccola parte, molto limitata, di no-vax e altre persone che hanno paura e hanno bisogno di rassicurazione. Sui vaccini c’è stata una comunicazione molto caotica, basti pensare a quanto successo con AstraZeneca.
Noi dobbiamo rassicurare le persone e dire loro che si devono affidare alle evidenze scientifiche e non all’emotività”. Sull’ipotesi di abolire le fasce d’età, è intervenuta anche la ministra degli Affari regionali Mariastella Gelmini, affermando: “Ad oggi questo non è stato deciso. Per adesso va rispettato il piano, se oltre a somministrare le dosi ai più fragili, le regioni riusciranno a fare di più, noi non abbiamo preclusioni. Non diamo vantaggi al virus e non facciamo confusione”.
29/05/2021
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