Il capo del governo svedese Stefan Lofven è stato sfiduciato. Non era mai accaduto prima in Svezia. La settimana scorsa i Democratici Svedesi presentarono la mozione di sfiducia, dopo che il Partito di Sinistra, di cui il premier socialdemocratico aveva il sostegno in aula, gli negò l’appoggio al piano per liberalizzare i prezzi degli affitti degli appartamenti, nel Paese.
Il primo ministro svedese, governava dal 2014, ma alle elezioni del 2019, riuscì a rimanere al potere con un esecutivo di minoranza, Verdi e Socialdemocratici, con in più l’appoggio esterno di un paio di partiti minori di centrodestra e del Partito di Sinistra. Proprio quest’ultimo, più volte aveva dichiarato di non condividere le proposte sulle riforme economiche presentate dall’esecutivo.
Ieri, è arrivata la notizia che la sfiducia è stata approvata con 181 voti favorevoli su 349. Stefan Lofven, in una conferenza stampa, ha annunciato che come previsto dalla Costituzione, al trascorrere di una settimana, comunicherà se rassegnerà le dimissioni o indirà elezioni anticipate.
22/06/2021
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