Il 64esimo anniversario della nascita della Repubblica tunisina passerà alla storia per un’importante decisione presa dal Presidente della Tunisia, Kais Saied. Ieri, la più alta carica della Paese, in seguito alle violente proteste scoppiate in diverse città e di fronte allo stesso Parlamento, al termine di una riunione di emergenza ha licenziato il premier Mechichi.
Ma non solo, il capo dello stato tunisino, per 30 giorni ha congelato tutta l’attività dell’esecutivo e sospeso l‘immunità dei parlamentari. Inoltre, sarà lo stesso Kais Saied ad assumerne la presidenza del governo che guiderà con l’aiuto di un nuovo premier, da lui nominato.
Il Paese nordafricano sta affrontando una profonda crisi sanitaria, economia e politica, e i manifestanti hanno preso d’assalto le sedi del partito Ennahda, urlando slogan sia contro il primo ministro Mechichi che il presidente dell’Assemblea Ghannouchi.
Saied, invocando l’articolo 80, ha dichiarato: “La Costituzione non consente lo scioglimento del Parlamento ma consente il congelamento delle sue attività.” Dopo l’annuncio, i manifestanti sono scesi in piazza per festeggiare.
26/07/2021
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