Notte infernale a Portella della Ginestra
Una notte infernale ha colpito Piana degli Albanesi, in provincia di Palermo. Un inferno, nel vero senso della parola vista l'importanza delle fiamme che erano visibili anche a chilometri di distanza, che per centinaia di ettari ha disseminato terrore tra gli abitanti di quelle campagne minacciate dai roghi, che hanno dovuto abbandonare le case. Un cinquantina di scout sono stati messi in salvo presso una struttura sportiva dello stesso comune.
Al risveglio, anche se ancora crepitante, di quella estensione di macchia mediterranea non rimaneva granché; la situazione per umani e bestiame era sotto controllo, ma ad occhio nudo non si vedeva che distruzione e desolazione, anche la celebre stele in onore dei contadini uccisi nella strage di Portella della Ginestra rimane offuscata dalla potenza devastante dell'incendio. Pensare che la fuliggine è arrivata a molti chilometri di distanza e la coltre di fumo ancora per tutto il giorno seguente avvolgeva come una coperta Palermo e offuscava gli occhi dei suoi abitanti, malgrado ancora soffiasse quel vento che molto incoraggia i piromani, assetati di devastazione come vili criminali.
Non risparmia loro nulla il primo cittadino di Piana degli Albanesi, Rosario Petta, che ha epitetato i piromani con il titolo di “terroristi”, visto il piano criminale di appiccare il fuoco in più punti contemporaneamente.
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