Dall’11 marzo del 2020, il giorno in cui l’Oms proclamò la pandemia da Covid-19, fino ad oggi, nel mondo sono stati stimati oltre 200 mln di contagi. A renderlo noto è una ricerca condotta dalla Johns Hopkins University, la quale sottolinea che i dati sono parziali.
Secondo il Center for Systems Science and Engineering della J.H. University, non è possibile raccogliere numeri precisi, in quanto risultano esservi moltissime persone asintomatiche. Nella ricerca sono stati stimati anche i decessi: in totale sono state calcolate oltre 4.252.650 persone, e il numero maggiore di morti riguarda gli Usa, il Brasile e l’India.
In Francia, Gran Bretagna e Italia sono state registrate oltre 100 mila vittime a causa del Covid. Anche in questo caso i dati sono sottostimanti, in quanto, soprattutto all’inizio, si attribuiva il decesso a malattie pregresse. In Italia, grazie alla campagna vaccinale e alle restrizioni imposte dal governo per limitare i contagi, a giugno 2021, i valori erano scesi drasticamente, ma in seguito all’arrivo della variante Delta e alla fine delle limitazioni, la curva epidemiologica nelle ultime settimane è tornata a salire.
Oggi, secondo quanto registrato dal Ministero della Salute, il tasso di positività a livello nazionale si aggira attorno al 3%, ieri al 2,3%, i casi positivi sono circa 6600, ieri circa 4.850, 260 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, ieri 258, i ricoverati nei reparti ordinari con sintomi sono 2.309, ieri 2.196, e le persone scomparse sono circa 21, mentre ieri sono state 27. Nelle ultime ore, secondo il monitoraggio di Agenas, l’Agenzia Nazionale per i servizi sanitari Regionali, l’occupazione nelle sale intensive, è aumentata in Puglia ma diminuita in Sicilia, nelle Marche e nella Provincia autonoma di Bolzano.
05/08/2021
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