La scomparsa di Gino Strada, avvenuta venerdì 13 agosto, ha lasciato un vuoto incolmabile, perché, come affermato dalla presidente di Emergency Rossella Miccio, “È una perdita enorme per il mondo intero, ha fatto di tutto per renderlo migliore”. Le cause della morte non sono state rese note ma, secondo alcune fonti, sono riconducibili ad alcuni problemi di cuore.
L’uomo, che dal 1988, ha dedicato la sua vita a salvare e curare le persone martoriate dalla guerra,“Buoni, presunti buoni, cattivi e presunti cattivi. Senza distinzione”, per molti era un vero eroe, ma lui lo riteneva un atto dovuto, dichiarando: “Curare i feriti non è né generoso né misericordioso, è semplicemente giusto. Lo si deve fare”.
Il filantropo è morto in Francia, dove nonostante fosse in vacanza, solo 24 ore prima aveva scritto una lettera pubblicata sulla Stampa, sull’avanzata dei talebani verso Kabul. I funerali, non potranno essere organizzati prima del 16 agosto, in quanto la salma deve arrivare dall’estero, il che comporta lo svolgimento di diversi cavilli burocratici.
“Per accoglierlo degnamente”, Alessandro Lanzani, il medico promotore a Milano, dell’iniziativa `Tamponi sospesi´, finalizzata ad offrire test gratuiti e solidali a coloro in difficoltà economica e agli emarginati, su change org ha proposto di intitolare piazzale Cadorna a Gino Strada.
La raccolta firme ha ricevuto circa 1200 consensi, e lo stesso medico che l’ha promossa su Fb, ha dichiarato: “Mi piacerebbe che in questo momento di dolore, il Comune a Milano con procedura di urgenza assoluta, prima dei funerali di Gino, decretasse di intestargli una strada o una piazza.” Piazzale Luigi Cadorna è intitolata al generale dello Stato Maggiore che nel 1915 guidò la Prima guerra mondiale, causando pesanti perdite nell’Esercito italiano, ritenuto responsabile della disfatta di Caporetto.
15/08/2021
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