La proposta del sottosegretario della Cisl, Luigi Sbarra, ha dato il via ad una serie di consensi e dissensi, sull’approvazione di una legge che introduca l’obbligo vaccinale per tutti i cittadini, e non solo a determinate categorie di lavoratori, come per esempio medici e infermieri.
Durante il Meeting di Rimini, Sbarra ha avanzato la richiesta, ma se il ministro del Lavoro Orlando si è mostrato possibilista, il sottosegretario alla salute Costa aveva affermato che, avrebbero valutato la proposta, nel caso entro settembre non si fosse raggiunto l’80% delle persone vaccinate. Invece, nelle scorse ore, all’Ansa, Costa ha espresso parere positivo sull’obbligatorietà del Green pass, per “tutte quelle attività dove c’è da garantire la continuità di un servizio, per esempio gli operatori del Trasporto pubblico locale, i dipendenti dei supermarket e dei servizi essenziali.
Anche i dipendenti degli uffici comunali e pubblici dovranno tornare alla normalità e in presenza: hanno la responsabilità di garantire un servizio al Paese e a contatto con il pubblico.” Il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi condivide la linea di pensiero, e per quanto riguarda insegnanti e operatori scolastici, è stato stabilito che: “Tutti coloro che hanno un Green pass sono dentro la scuola, saranno presenti all’inizio della scuola a settembre. Invece, coloro che non hanno un Green pass, come dice la norma attuale, ovviamente saranno sospesi”.
Il ministro Bianchi, ha sottolineato che il governo è al lavoro per garantire il ritorno a scuola e in presenza, per tutti. “E questo è possibile solo con la partecipazione di tutti”.
26/08/2021
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