Restare bloccati nel traffico in autostrada è una di quelle esperienze che chi è al volante di un veicolo farebbe volentieri a meno. Non solo lo stress per l’incolonnamento ma anche il nervosismo per aver perso del tempo prezioso. Tempo che, magari, poteva essere impiegato in modo migliore. Ma ora le cose stanno per cambiare. È vero che ancora non esiste la possibilità di evitare il generarsi del traffico ma almeno chi resterà imbottigliato potrà contare su rimborsi.
Autostrade per l'Italia è pronta a lanciare il "cashback" sui viaggi che attraversano i 3000 km di rete.
Si comincia dal 15 settembre: dalle ore zero si inizia a maturare il diritto al rimborso. Vale per tutti, esclusi per ora gli aderenti a consorzi, a prescindere dal veicolo che guidano: auto, furgoni, camion, moto o altro. I soldi inizieranno ad arrivare a gennaio, perché bisogna passare da un sistema transitorio.
L’applicazione gratuita, dopo un periodo di test portato avanti nei mesi estivi, è aperta ora a una fase sperimentale fino al 31 dicembre 2021 per l’utilizzo di massa, indipendentemente dalla classe di veicolo e dal mezzo di pagamento utilizzato.
Una volta riconosciuta la validità della richiesta dell’utente, Autostrade per l'Italia restituirà dal 25% al 100% del pedaggio , sulla base del tempo effettivo di viaggio e sulla lunghezza del percorso effettuato. Una misura utile per conoscere in tempo reale lo stato del traffico sulle autostrade e accedere al ristoro del pedaggio per tempi di percorrenza superiori agli standard di riferimento
15/09/2021
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