I labirinti sono giardini dove trovare l'uscita risulta più complicato del previsto. Sono ipnotici e per tale motivo attirano visitatori di ogni dove.
Il più grande labirinto esistente si chiama Labirinto della Masone. Si trova a Fontanellato, nel cuore della campagna parmense, ed è composto interamente di piante di bambù.
Nato dall’incontro fra l’editore e collezionista d’arte Franco Maria Ricci e lo scrittore argentino Jorge Luis Borges, il labirinto della Masone è un dedalo affascinante, in cui perdersi, per fantasticare e riflettere.
Il labirinto è un percorso dell’anima, un perdersi per ritrovarsi. Oggi l’idea di smarrirci genera timore e angoscia. Il percorso all’interno del mio labirinto dovrebbe invece servire a ritrovare la serenità, il silenzio, se stessi.
Sospeso fra arte, libri, piatti stellati e musica, il Labirinto si estende per oltre otto ettari terreno e ospita al suo interno un ristorante stellato, a cura dello Chef Massimo Spigaroli, e una ricchissima biblioteca dedicata ai più illustri esempi di tipografia e grafica.
In Italia il bambù è poco conosciuto e poco usato ed è un peccato perché si tratta di una pianta fantastica, che non ha malattie, non si spoglia d’inverno, purifica l’aria dall’anidride carbonica e non provoca disastri in caso di tifoni o trombe d’aria; ha una crescita velocissima, mentre quella del bosso, la pianta tradizionale dei labirinti, è piuttosto lenta.
06/08/2021
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