Tra 300.000 e 40.000 anni fa, il continente euroasiatico era occupato da due specie di umane estinte: Neanderthal e Denisova.
A fornire nuove informazioni su origine, migrazioni, incroci e possibili cause di estinzione delle due specie arriva ora una ricerca pubblicata su "PLOS ONE" da Silvana Condemi del CNRS francese e colleghi dell’Università di Aix-Marseille che hanno analizzato gli antichi genomi con un obiettivo particolare: individuare i geni che determinavano i loro gruppi sanguigni. In particolare Condemi e colleghi hanno analizzato le sequenze genomiche già disponibili per un Denisoviano e tre Neanderthal
Guardando ai diversi ominidi, si rileva come le diverse specie siano omogenee per gruppo sanguigno: gli scimpanzé, per esempio, sono di gruppo A e tutti i gorilla di gruppo B. E finora si riteneva che i Neanderthal fossero tutti di gruppo 0.
Questa ipotesi è stata smentita da Condemi e colleghi che hanno scoperto che i nostri cugini estinti avevano tutta la gamma di variabilità dei gruppi sanguigni A, B e 0 che si osserva tra gli esseri umani moderni. E anche di Denisoviani avevano gruppi sanguigni A, B e 0.
Un’altra sorpresa è che l’uomo di Neanderthal aveva una variante di antigene Rh assente negli esseri umani, con l’unica eccezione di aborigeni australiani e indigeni papuani suggerendo la possibilità di un incrocio tra Neanderthal ed esseri umani moderni prima che questi ultimi migrassero verso il Sudest Asiatico.
09/08/2021
Inserisci un commento