I fatti risalgono al 2017, quando, secondo la Procura di Salerno, Andrea Reale sindaco di Minori e altre cinque persone, avrebbero utilizzato l’identità di ignari cittadini, per aumentare le tessere del Partito Democratico della cittadina campana.
Le indagini preliminari nei confronti del primo cittadino, del cassiere, di due iscritti, di un collaboratore nella gestione del tesseramento e di un componente del direttivo, si sono concluse a fine maggio, dopo che il procuratore aggiunto ha ascoltato i nove inconsapevoli tesserati al PD di Minori.
Ma Giuseppe Della Monica, il legale di Reale, ritenendo che l’accusa non sussista, ha presentato regolare ricorso al pm Carlo Rinaldi, chiedendo l’archiviazione dell’ipotesi formalizzata. Andrea Reale ha dichiarato: “Sono tranquillo e credo nell’operato della magistratura, sperando che faccia al più presto il suo corso.
Una denuncia dei soliti ormai noti che vogliono distruggere tutto quello che di buono si crea. Nessuno, dico nessuno è mai stato tesserato senza consenso, nessuno ha tratto vantaggio personale dal tesseramento e, soprattutto, nessuno ha subito un danno dal nostro attivismo politico”.
14/11/2021
Inserisci un commento