Dopo 40 giorni dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina, l’orrore cresce e tutto il mondo viene travolto dalle immagini raccapriccianti dei crimini di guerra, decine di cadaveri nelle fosse comuni o sparpagliati per le strade intorno alla capitale dopo il ritiro delle truppe russe.
Il ritiro dei russi da alcune città hanno fatto emergere purtroppo ciò che prima era il solo un sospetto ovvero il massacro dei civili, come quello compiuto a Bucha, da dove emergono centinaia di cadaveri, uccisi barbaramente, torturati, violando ogni regola internazionale
Anche in guerra ci sono delle regole morali che vanno rispettate, al di là di tutto, ma quello che sta accadendo in Ucraina è un vero e proprio massacro ingiustificato volto solo a creare terrore in un popolo ormai allo stremo delle forze, una cosa che assomiglia ad un vero e proprio genocidio. L'Onu parla di possibili crimini di guerra e l’UE rilancia l'ipotesi di nuove e più incisive sanzioni anche energetiche contro la Russia di Putin, mentre aumenta il pressing per un'inchiesta indipendente.
Ovviamente la Russia nega tutto, anche contro l’evidenza, affermando che la diffusione delle immagini di quell’eccidio siano solo un tentativo del governo ucraino di far saltare ogni mediazione diplomatica.
Dal lato opposto il Presidente Ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che il suo dovere verso il suo popolo è quello di fare ogni tentativo possibile per fermare la guerra e che si impegna a continuare i colloqui di pace con la Russia nonostante le atrocità commesse in Ucraina.
04/04/2022
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