Il 28 aprile del 1945, Mussolini e la compagna Clara Petacci vennero fucilati e poi appesi a testa in giù, assieme ad altri gerarchi fascisti, a piazzale Loreto, presso un distributore di benzina di Milano.
Ieri, nel giorno del 77/o anniversario della morte del Duce, all’entrata della ‘Casa della Memoria e della Storia’, nei pressi della sede dell’Anpi, l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia di Roma, sono stati affissi due manifesti con l’immagine del dittatore. Secondo l’Associazione, l’atto vandalico è ad opera dei fascisti di Azione Frontale, che, sull’effigie, hanno trascritto: “L’antifascismo è la garanzia politica destinata a prevenire la rivolta degli europei contro i loro padroni. Piovono fiori su piazzale Loreto”.
Il gesto ha suscitato profondo sdegno e l’Anpi ha rilasciato un comunicato, firmato anche dalle altre associazioni antifasciste, Aned, Anei, Anpc, Anppia, Fiap e Irsifar, nel quale si legge: “Il nazifascismo è un crimine e propagandarne simboli, effigi e ‘idee’ è un reato punito dalle leggi in vigore. Ci affidiamo alle Autorità affinché agiscano penalmente nei confronti di Azione Frontale e di tutte le altre organizzazioni fasciste”.
29/04/2022
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