Non si placano le proteste degli abitanti della Sardegna contro le esercitazioni Nato, che, oltre a svolgersi su un’area di 35 mila ettari dell’Isola, precisamente nei tre poligoni militari Quirra-San Lorenzo, Capo Frasca e Teulada, sono state organizzate in mare.
Ieri, centinaia di persone, con fischi, striscioni e cori, hanno partecipato alla manifestazione, organizzata da movimenti antimilitaristi e forze indipendentiste sarde, chiedendo a gran voce lo stop ai “giochi di guerra” e alle esercitazioni denominate ‘Mare Aperto’. P
er agevolare l’addestramento di oltre 4 mila uomini della Nato, che si terrà fino al 27 maggio, da giorni è stato vietato l’accesso a 17 zone di mare e alle rispettive spiagge. Se il corteo di ieri, non ha portato a scontri con le forze dell’ordine, nonostante alcuni dimostranti abbiano tagliato la recitazione della base Sant’Anna Arresi, nella notte tra venerdì e sabato la situazione è degenerata in un raid incendiario.
Diverse persone, ancora non identificate, ma che per la Digos apparterrebbero a gruppi anarchici-antagonisti, hanno lanciato una bottiglia molotov e palloncini pieni di vernice rossa contro un Comando militare dell’Esercito, a Cagliari.
23/05/2022
Inserisci un commento