Nel caos governativo, con le dimissioni del premier Mario Draghi e l’incertezza delle numerose misure urgenti che l’Italia è chiamata ad affrontare, a causa della crisi economica, non si ferma il programma per la candidatura di Roma per ospitare ‘Expo 2030’. L’articolato progetto, presentato lo scorso anno, porterà a migliorare e rendere più competitiva l’economia romana, oltre che favorire l’inclusione, l’innovazione e la sostenibilità della città.
I lavori avranno un impatto significativo sull’intero territorio e perdureranno anche dopo la fine dell’Esposizione Universale. Partendo dalla zona di ‘Pietralata’ si arriverà al Gra: il quartiere di ‘San Basilio’, non solo verrà rivalutato con abitazioni green e sostenibili ma vedrà la realizzazione di un vecchio progetto per la mobilità, fermo da decine di anni, con l’allungamento della metropolitana.
Ieri, durante la riunione degli ‘Stati Generali’ in Campidoglio, il sindaco Gualtieri, ha spiegato che per quanto riguarda il trasporto pubblico è previsto il miglioramento di un vasto quadrante che “attraverserà i Fori, l’Appia antica, fino all’area Expo. Non sarà l’Expo del cemento ma del verde. Verrà costruita una grande centrale green”, che alimenterà il quartiere anche dopo la conclusione dell’Esposizione.
22/07/2022
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