Salvaguardare il proprio stato di salute, sottoponendosi ad opportune indagini e controlli specifici, da anni, è una delle maggiori raccomandazioni degli esperti. In caso di malattie, ciò permette sia di individuare la terapia più adeguata da somministrare che di evitare che degenerino in maniera drammatica.
Un gruppo di ricercatori ha svolto una ricerca per capire l’entità dell’impatto che esami del sangue e diagnostici hanno sul surriscaldamento globale. I risultati sono stati presentati dal dottor Guido Giustetto, membro della Commissione ‘Salute e Ambiente’ e presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri della provincia di Torino, durante lo scorso convegno promosso da Slow Medicine e Choosing Wisely USA.
Il dottore ha spiegato: “L’insieme delle nostre attività genera anch’esso un aumento delle temperature, valore calcolato intorno al 4 - 4,5 per cento, in una parte che non è proprio piccola. La produzione di CO2 per ogni mille test del sangue è di 700 chilometri percorsi in automobile. Il dato più sconfortante è relativo alle tac, alle risonanze magnetiche: in questo caso l’inquinamento, mediamente in un anno, è pari a quello di un’auto che viaggia per 500 mila chilometri”.
27/07/2022
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