La Cina, che solo a fine novembre ha visto insorgere la popolazione contro la rigida politica anti Covid imposta dal presidente Xi Jinping, con manifestazioni in piazza sfociate con scontri con le forze dell’ordine, torna a registrare un aumento allarmante dei casi Covid. Diverse città, dopo le proteste avevano abolito il lockdown e molte altre avevano ridotto le misure per limitare la diffusione del virus, essendo stato registrato un livello di contagi pari a zero.
Il timore di precipitare nuovamente nel caos è diventato realtà: l’allentamento delle restrizioni hanno fatto schizzare il numero dei positivi e, secondo quanto diffuso dal ‘The Guardian’, i contagi riguardano l’80% del personale sanitario degli ospedali di Pechino, costretto a prestare servizio per evitare il collasso del sistema sanitario.
La paura per l’aumento della curva epidemiologica ha spinto il popolo cinese a rimanere chiuso in casa, a svuotare gli scaffali dei supermercati e a fare man bassa di tutti quei medicinali e rimedi casalinghi ritenuti validi rimedi contro il virus: ibuprofene e prodotti con all’interno la vitamina C, tra cui compresse, limoni e pesche sciroppate.
17/12/2022
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