Le proteste degli anarchici insurrezionalisti contro il regime carcerario del 41 bis, stabilito per Alfredo Cospito, non si placano. Le rimostranze, attribuite ad organizzazioni anarchiche dagli inquirenti, sono iniziate lo scorso dicembre, con attentati contro funzionari dell’ambasciata di Atene e Berlino, il consolato italiano di Barcellona e mettendo fuoco ai cavi di un ripetitore a Torino, nei giorni scorsi.
Ancora ieri l'altro, un centinaio di anarchici, di cui circa trenta sono stati fermati, hanno organizzato un corteo, non autorizzato, in piazza Trilussa a Roma, arrivando a ferire lievemente un agente di polizia.
Alfredo Cospito, ritenuto la mente del movimento ‘Fai’, la Federazione anarchica informale, dopo esser stato recluso nel duro carcere di Sassari, da oltre cento giorni, ha iniziato uno sciopero della fame, perdendo oltre 35 chili.
Il cinquantacinquenne era stato condannato prima a oltre 10 anni di carcere per aver gambizzato, nel 2012, Roberto Adinolfi l’ad di ‘Ansaldo Nucleare’, poi all’ergastolo ostativo per l’attentato del 2006 alla ‘Scuola allievi Carabinieri’ di Fossano, che non provocò feriti.
Gli avvocati dell’uomo, diversi personaggi pubblici e gli stessi anarchici disapprovano l’ergastolo, pena prevista per i crimini di mafia, reato mai contestato a Cospito.
30/01/2023
Inserisci un commento