La marcia dell’orgoglio LGBTQ+, conosciuta come ‘Pride’, finisce nella bufera. Il grande evento, che si terrà a Roma il prossimo 10 giugno, aveva ricevuto il Patrocinio della Regione Lazio: decisione accolta con soddisfazione sia dall’opposizione che dagli organizzatori, ritenendola un’apertura del governo al riconoscimento di tutti i diritti civili e legali, alla lotta alle discriminazioni e all’inclusione di tutti.
Il sostegno, a firma del governatore Francesco Rocca, è stato contestato dal movimento antiabortista ‘ProVita & Famiglia’, evidenziando l’incongruenza con i valori del centrodestra, con cui Rocca è diventato presidente regionale, e le rivendicazioni del Pride, scritte esplicitamente nel documento ‘QueeResistenza’, regolarmente inviato in Regione.
In coincidenza della nota della Onlus, il presidente Rocca, cambia idea, revocando il patrocinio, spiegando: “La firma istituzionale della Regione Lazio non può, né potrà mai, essere utilizzata a sostegno di manifestazioni volte a promuovere comportamenti illegali, con specifico riferimento alla pratica del cosiddetto utero in affitto”, ritenuta dal governo Meloni un reato universale.
06/06/2023
Inserisci un commento